Diventare lavoratore autonomo

Novembre 15, 2013 Off Di diventare.net

Mann tippt auf Interface Start-UpSono molti i giovani brillanti, entusiasti e ricchi di iniziativa che desiderano realizzare il sogno di aprire un’attività in proprio, così come sono molti coloro che, dopo anni di maturata esperienza alle dipendenze di un’azienda, hanno acquisito la professionalità necessaria per mettere su una propria impresa. L’imprenditorialità giovanile, femminile o in età adulta viene sempre considerata positivamente in quanto espressione della voglia di fare, dello spirito di iniziativa, della capacità e del costante impegno nel costruire qualcosa. Tuttavia diventare lavoratore autonomo richiede grande responsabilità e una buona propensione al rischio, in ragione del consistente investimento iniziale che l’apertura di un’attività comporta. La decisione di diventare lavoratore autonomo contempla sia vantaggi che svantaggi: dipende dal soggetto su quali aspetti porre l’accento.

Per diventare lavoratore autonomo occorre innanzitutto avere le idee chiare sull’attività che si intende intraprendere. Quindi bisognerà scegliere il settore in cui avviare il proprio esercizio. In questo caso è meglio puntare su un campo nei confronti del quale si nutre interesse e nel quale si è maturata una certa esperienza al fine di sapersi muovere con maggior sicurezza. A questo punto effettuare un’analisi preliminare circa la zona in cui aprire la propria attività, in relazione alla fruibilità da parte dei potenziali clienti e della concorrenza di mercato, è sicuramente utile per poter scegliere la posizione migliore della città in cui affittare o comprare il locale. Stabilito ciò occorrerà occuparsi delle merci o dei servizi da proporre alla clientela, valutare un’eventuale possibilità di import/export e recarsi dal commercialista per avviare tutte le pratiche concernenti l’apertura della partita Iva, l’iscrizione alla Camera di Commercio, al Registro delle Imprese e quant’altro. Bisognerà altresì valutare la possibilità di assumere un personale dipendente e in quale forma e occuparsi della promozione e della pubblicizzazione della propria attività. Una volta avviato l’esercizio bisognerà recarsi periodicamente dal commercialista che segue l’andamento dell’impresa e si occupa delle imposte, della dichiarazione dei redditi e di tutte le questioni economiche e fiscali che interessano l’impresa.

Per diventare lavoratore autonomo è anche molto utile delineare una propria etica e una propria politica aziendale: principi da seguire, metodi di lavoro e, se si ha un personale alle proprie dipendenze, creare un clima sereno e collaborativo che alimenti lo spirito di squadra in un’ottica sempre costruttiva. Un buon imprenditore, inoltre, si tiene costantemente aggiornato e organizza corsi di formazione continua anche per i dipendenti per far sì che la propria attività sia sempre all’avanguardia nel settore.

Diventare lavoratore autonomo, come si è già accennato, richiede sicuramente l’assunzione di un certo rischio, in quanto l’investimento iniziale richiesto, per chi non riesce ad avvalersi dei fondi regionali e della Comunità Europea, è sempre piuttosto consistente. Inoltre le responsabilità sono moltissime. Gli orari di lavoro sono flessibili, occorre mettersi sempre a completa disposizione dei clienti per avere successo e le scelte da compiere non sono sempre facili. Tuttavia, vi sono anche molti aspetti vantaggiosi, riconoscibili in ultima istanza nella grande soddisfazione di aver realizzato qualcosa di proprio e, si spera, a lungo termine.

Se il tuo sogno è sempre stato quello di diventare lavoratore autonomo, non demordere! Scarica il manuale in pdf per conoscere ulteriori informazioni e consigli!