Diventare obiettore di coscienza

Novembre 15, 2013 Off Di diventare.net

obiettore di coscienza 1Un tempo, quando un giovane riceveva la chiamata alle armi, ovvero di effettuare il periodo di ferma prefissata all’interno dell’esercito, poteva accettare e pertanto svolgere l’addestramento militare per il periodo stabilito in caserma, oppure decidere di diventare obiettore di coscienza. Nel corso del tempo, soprattutto negli ultimi anni in cui vigeva la chiamata alle armi per i giovani maggiorenni di sesso maschile, non erano pochi coloro che rifiutavano di imbracciare il fucile e entrare in caserma, esprimendo la volontà di diventare obiettore di coscienza. Tale percorso consisteva nel fatto che, il soggetto interpellato a tal proposito, scegliesse di svolgere dei lavori socialmente utili per un anno, al termine del quale veniva esonerato al servizio militare, senza alcuna ripercussione a livello giuridico o legale. In altri paesi del mondo, invece, non era inusuale che i giovani che si rifiutavano di fare il servizio militare venissero arrestati: in Italia, fortunatamente, esisteva la possibilità di diventare obiettore di coscienza, un percorso completamente differente dal servizio militare che, tuttavia, anche senza l’impiego delle armi, poneva il giovane nella condizione di dare il suo contributo alla collettività. I lavori solitamente svolti da coloro che decidevano di rinunciare al periodo di ferma militare per diventare obiettore di coscienza erano numerosi: dal volontariato all’interno delle cliniche per lungodegenti o negli ospedali, al raccoglimento dei rifiuti o lavori di basso profilo all’interno delle discariche, dei canili, dei centri diurni o serali per tossicodipendenti e via di questo passo.

Per diventare obiettore di coscienza occorreva esprimere tale volontà al momento della ricezione del foglio che chiamava il giovane alle armi e, nel giro di pochi giorni, si veniva reclutati per svolgere le proprie mansioni al servizio della comunità. Il periodo di “ferma” per gli obiettori di coscienza poteva variare a seconda dei singoli casi, pur tuttavia, solitamente, non superava i 12-14 mesi, a differenza di alcuni corpi, come ad esempio la marina militare, che richiedevano ai giovani un periodo di ferma di 24 mesi.

Se avete svolto il servizio civile, o sapete di cosa si tratta, siete a conoscenza del fatto che si tratta di lavori molto utili per la società, dall’accompagnamento dei disabili o degli anziati, alla prestazione d’opera all’ interno dei centri di riabilitazione per i tossicodipendenti, dei canili o lo svolgimento, in alcuni casi, di lavori d’ufficio. Occorre semplicemente che trasliate il servizio civile nazionale volontario all’obiezione di coscienza e avrete una visione più chiara dell’attività che coloro che intraprendevano codesta strada si trovavano ad affrontare.

Diventare obiettore di coscienza, al giorno d’oggi, non è considerata una professione né una possibilità di inserimento all’interno della società, dal momento che il servizio militare obbligatorio non è più vigente (al giorno d’oggi è possibile diventare militari in modo volontario e anche le donne, dal 2000, possono accedere ai corpi militari) e, pertanto, l’obiezione di coscienza è stata sostituita dall’effettuazione del servizio civile.

Se volete conoscere tutte le informazioni disponibili per quello che voleva significare, in passato, il fatto di diventare obiettore di coscienza, scaricate il manuale che reperirete al termine di questo articolo!