Diventare agricoltore diretto
Novembre 6, 2013Sono molti coloro che, stressati dalla routine e dal traffico cittadino tipico della vita metropolitana, vorrebbero assaporare e godere della tranquillità della campagna, stando a contatto diretto con la natura, anche solo nel tempo libero. La possibilità di diventare agricoltore diretto per molti è un’opportunità di lavoro, per altri un hobby da coltivare, in tutti i sensi, quando si ha un po’ di tempo a disposizione. In ogni caso, alla base di questa scelta vi è la grande passione per la natura e per l’agricoltura.
Secondo la legge sono considerati agricoltori diretti i laureati in Veterinaria e Scienze Forestali, che si dedicano alla lavorazione del terreno da almeno nove anni, ma anche le cooperative di lavoratori agricoli e altre formazioni simili di tali lavoratori. Tuttavia, possono diventare agricoltori diretti sia coloro che intendono investire in questa attività per trarne un sostentamento, sia coloro che, invece, desiderano dedicarsi all’agricoltura nel tempo libero o come secondo lavoro. Anche chi percepisce la pensione può diventare coltivatore diretto, al di là del settore presso il quale ha lavorato in precedenza. Quel che è certo è che per diventare agricoltore diretto occorre possedere una certa preparazione e buone conoscenze sulla varietà delle coltivazioni, sui concimi, i vari trattamenti e sulle tipologie di terreno coltivabile. Inoltre occorre essere anche in buona salute, dal momento che si tratta di un’attività svolta sempre all’aria aperta e che richiede un certo sforzo fisico.
Per diventare agricoltore diretto occorre possedere un terreno per poter effettivamente svolgere la propria attività. Pertanto, l’aspirante coltivatore dovrà provvedere all’acquisto dell’area di terra e intestarla a suo nome. Tale processo di acquisto è regolato dalle norme regionali, che possono variare a seconda delle produzioni e delle giornate lavorative. In ogni caso gli uffici regionali competenti sono in grado di rispondere a tutte le domande che gli aspiranti agricoltori diretti porranno in merito. Inoltre, tra le spese contemplate vanno annoverate anche quelle concernenti l’acquisto dei macchinari e dei concimi, oltre che il salario dei possibili dipendenti. Per diventare agricoltore diretto è necessario iscriversi alla Camera di Commercio e adempiere alle varie pratiche. Proprio per questo è sempre saggio appoggiarsi a un commercialista che segua il coltivatore in tale percorso. Al riguardo l’UE mette a disposizione dei coltivatori dei fondi per le produzioni agricole. Vi è anche un albo degli imprenditori agricoli, suddiviso in due parti: la prima è appunto dedicata a coloro che si dedicano all’attività della coltivazione come principale fonte di reddito ovvero almeno il 50%. Questo significa che il fabbisogno lavorativo funzionale alla gestione dell’azienda agricola non deve essere inferiore a 104 giornate lavorative all’anno.
Gli agricoltori diretti possono essere considerati alla stessa stregua delle piccole aziende, proprio per questo nel registro delle imprese vi è una sezione dedicata all’imprenditorialità agricola. Infatti il coltivatore diretto che svolge questa professione in modo continuativo e stabile ha l’obbligo di avere un’assicurazione previdenziale e tutta una serie di diritti disciplinati per legge.
Se desideri ottenere ulteriori informazioni su come diventare agricoltore diretto, compila il form inserendo nei rispettivi campi le tue referenze.