Diventare diplomatico
Novembre 15, 2013Per diventare diplomatico non occorre solo avere diplomazia, come alcuni erroneamente pensano, ma bensì occorre seguire un percorso lungo e complesso che porterà molte gioie e gratificazioni, seppur presenterà lo svantaggio di essere costretti a viaggiare ogni quattro anni e, pertanto, stare lontani da casa per periodi molto prolungati.
Per diventare diplomatico occorre conseguire la laurea presso la facoltà di Scienze Politiche e, in seguito, prendere parte al concorso che ogni anno viene effettuato a Roma per reclutare 35 nuovi membri da inserire nella carriera diplomatica. Tale concorso verte di una preselezione e, qualora si superasse, seguiranno due prove scritte, una inerente argomenti di scienza politica e l’altra da effettuare in una lingua straniera dell’Unione europea. Una volta superato lo scritto vi sarà l’ultimo step da affrontare, ovvero l’esame orale, il quale viene svolto di fronte a un’apposita commissione esaminatrice che valuterà l’operato del candidato durante le prove scritte e gli rivolgerà alcune domande di carattere generale e inerenti la scienza politica e l’economia politica, in italiano o nella lingua straniera indicata dal candidato. Per poter accedere al concorso per diventare diplomatico, infatti, oltre alla laurea in Scienze Politiche occorre conoscere approfonditamente due lingue straniere e indicarne una in sede di esame sulla quale si desidera sostenere le prove, sia quelle scritte che orali.
Per diventare diplomatico, una volta superato il concorso, occorre affrontare un percorso lungo, in quanto prima di poter ricoprire il massimo livello, ovvero la posizione di Ambasciatore, occorre affrontare uno alla volta i vari gradini. Dopo aver svolto per alcuni anni la mansione di sottosegretario e segretario, è possibile arrivare a ricoprire l’incarico di viceconsole e, dopo quattro anni, arrivare alla posizione di console effettivo e ufficiale presso la sede di assegnazione. Solo dopo due incarichi di quattro anni ciascuno coloro che svolgono tale professione possono essere riassegnati al proprio paese di origine, mentre fino a quel momento sono costretti ad operare presso la sede a loro assegnata.
Seppur vi sia lo svantaggio di dover rimanere lontani da casa per lunghi periodi di tempo, il mestiere del diplomatico è molto avvincente, consente di girare e scoprire il mondo e dà la possibilità di conoscere tantissime persone, in modo da ampliare e estendere la propria rete non solo personale ma anche professionale.
Chi vuole diventare diplomatico deve essere ben conscio del fatto che affrontare tutti gli step richiesti da questa professione non è un gioco da ragazzi e non vi saranno mai mansioni che potrete prendere sotto gamba, specialmente quando, con l’avanzare della carriera, arriverete a ricoprire incarichi di importante rilievo. Il diplomatico infatti, oltre a presenziare a eventi e convention, deve essere anche costantemente a disposizione di coloro che hanno difficoltà e necessitano di un aiuto per affrontarle.
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