Diventare editore
Novembre 6, 2013A differenza di quel che alcuni potrebbero pensare, il mestiere dell’editore è più complesso, articolato e variegato di quel che si potrebbe pensare. Egli non è colui che scrive il libro, ovvero l’autore, ma è la guida di quest’ultimo: gli fa da spalla, da psicologo, da manager e si occupa di trovare i contatti giusti per la pubblicizzazione dei suoi scritti e per ottenere un valido riscontro mediatico e non solo, al fine di promuovere l’attività.
Per diventare editore il primo passo che occorre compiere è iscriversi al registro delle imprese presso la Camera di Commercio. Dotarsi di un codice fiscale e aprire una partita Iva sono i successivi adempimenti che chiunque voglia diventare editore deve mettere in conto, in quanto l’avvio di questa attività necessita di essere messo nero su bianco e essere regolarizzato mediante una valida iscrizione e il rispetto delle norme previste dalla Camera di Commercio. Antecedentemente al 2 settembre 2006 chi voleva diventare editore doveva iscriversi nell’elenco degli editori, il quale era depositato in Prefettura: al giorno d’oggi tale obbligo è stato abolito, mentre i punti sopraelencati rimangono validi e fondamentali per avviare codesta attività.
Per diventare editore vi sono numerose strade che è possibile intraprendere, iniziando da un corso di studi o una specializzazione in economia o marketing: la passione per la scrittura e la letteratura è ciò che spinge chi vuole diventare editore a iniziare codesto percorso, ma è solo con una buona conoscenza delle strategie di marketing che potrà far fruttare la propria attività nel migliore dei modi. Per diventare editore occorre conoscere approfonditamente gli interessi della popolazione in materia letteraria e capire a quale target puntare. Vi sono editori che prediligono finanziare scrittori già affermati, dimezzando i rischi di non incorrere in un buon apprezzamento da parte del mercato, oppure editori che scelgono di “rischiare”, investendo su autori nuovi e poco conosciuti: in quest’ultimo caso, qualora il libro in questione ricevesse una buon riscontro da parte del pubblico, anche l’editore registrerebbe un introito elevato.
Guidare l’autore verso l’affermazione, supportarlo nei momenti di sconforto e spronarlo a dare il massimo, oltre ovviamente a cercare i giusti sponsor per la pubblicizzazione dello scritto e sua promozione, non solo nelle librerie ma anche nelle scuole, nelle università e nei diversi ambienti di lavoro, a seconda ovviamente del genere trattato dallo scritto, sono solo alcuni dei compiti dell’editore. Diventare editore è più complesso di quel che si potrebbe pensare e, pertanto, prima di avviare codesta attività, il consiglio è quello di comprendere bene gli obblighi e gli adempimenti normativi e legislativi che essa prevede. Ricevere informazioni e input dal mondo esterno, iniziare ad addentrarsi nell’ambiente seguendo conferenze e corsi specifici sull’argomento potrebbe rivelarsi molto utile per colui o colei che aspira a diventare editore, al fine di comprendere meglio i processi alla base di questa professione e capire se è davvero la strada che si desidera intraprendere in futuro.
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