Diventare geni

Novembre 11, 2013 Off Di diventare.net

Cheerful smiling child at the blackboard.Quante volte abbiamo pensato a quanto sarebbe bello trovare quella famigerata lampada dorata che, invece, è capitata proprio ad Aladino. Quando tutto sembra troppo difficile e fuori dalla nostra portata, eccola lì: basta una strofinata con la mano per far uscire il genio che c’è in lei, ansioso di risolvere i nostri problemi. Ma, a essere onesti, sarebbe ancor più bello esser capaci di far fuoriuscire il genio che c’è in noi e far dipendere la nostra fortuna unicamente da noi stessi. Diventare geni è il sogno di molti. Tuttavia, alcuni ritengono che geni si nasce, non si diventa. È davvero così?

Come hanno fatto Einstein, Beethoven e Nietzsche a diventare geni rispettivamente della scienza, della musica e della filosofia? Qual è la formula della genialità, se esiste? Lungi dalle teorie che ritengono che il genio si impossessi a caso delle persone, per diventare geni occorre una buona dose di predisposizione, tanta gavetta ed esercizio e, ovviamente, una costante determinazione e una decisa forza di volontà. Non basta, infatti, essere portati per le materie scientifiche per diventare il nuovo Einstein, se nemmeno pagandovi aprireste un libro di scienze e neanche spingendovi entrereste in un laboratorio. Occorre avere tanta passione per l’ambito di applicazione nel quale avete una marcia in più, che vi spinga a mettervi continuamente alla prova per superarvi ogni volta.

Sono molti gli studi che le più celebri università del mondo, tra cui quella di Cambridge, hanno effettuato sul tema della genialità, in particolare sulla sua nascita e sul suo sviluppo. Dagli studi in merito è emerso che per diventare geni è, dunque, sull’allenamento che occorre puntare. Non stancatevi di investire su ciò che vi interessa. La mente deve, infatti, sempre “andare in palestra”. La logica, il ragionamento induttivo e deduttivo, il giocare con le categorie e con la retorica sono tutti esercizi che contribuiscono a tenere in forma l’intelligenza. Inoltre, è stato rilevato che le persone geniali hanno una maggiore capacità di sintesi e di schematizzazione, che permette loro di tralasciare i dettagli inutili e di puntare sul dato importante, attorno al quale elaborare la soluzione vincente.

Spesso si parla anche del binomio inscindibile tra la genialità e la follia. Sono molte, infatti le teorie che sostengono che la follia sia l’altra faccia della genialità. La personalità di Van Gogh è un esempio spesso riportato al riguardo. Ciò che è emerso dagli studi è la simile conformazione neurologica dei cervelli particolarmente creativi con quelli compromessi da patologia schizofrenica. Stati di eccessiva malinconia e depressione oppure di incontenibile euforia darebbero vita a capolavori d’arte, di letteratura e di quant’altro sia nell’ambito della capacità e dell’interesse del soggetto creativo. La genialità, in questi casi, è la capacità di sublimare la propria follia in qualche forma d’arte.

Ma ora non angosciatevi! Non dovete per forza essere in cura da uno psicoterapeuta per diventare geni. Il binomio tra genio e follia esiste ed è riscontrabile in alcune personalità, tuttavia non è sempre così. Quel che è certo è che per diventare geni occorre la coltivazione del proprio interesse e della propria predisposizione con tanto esercizio, costanza e forma di volontà. Se gradite leggere ulteriori consigli su come sviluppare la vostra genialità, scaricate il manuale in formato pdf. Non vi resta che far uscire il genio che c’è in voi!