Diventare investigatore
Novembre 8, 2013Quello dell’investigatore è un mestiere molto affascinante e interessante, probabilmente soprattutto grazie all’immagine che è stata tramandata nel tempo, spingendo un certo numero di persone a volerla rendere la propria professione. Diventare investigatore non è difficile, ma vediamo ora nel dettaglio che cosa fa questa figura professionale e come si diventa investigatore. La mansione ricoperta da chi sceglie questo tipo di carriera riguarda la fornitura di servizi di indagini per clienti, imprese o persone, con l’obiettivo di compiere delle indagini per scoprire qualcosa di specifico.
Per diventare investigatore non è necessario sostenere un esame di abilitazione e non esiste nessun corso che prepari alla pratica di questa professione. Non esistono nemmeno dei corsi di studio specifici, ma ci sono delle tecniche e dei metodi che si possono imparare e migliorare attraverso la pratica. Senza ombra di dubbio è fondamentale possedere una buona cultura generale e avere delle caratteristiche che sono peculiari per l’esercizio di questa professione. Si consiglia quindi di conseguire almeno un diploma di laurea ed è necessario farsi rilasciare, dalla Prefettura della propria provincia, una licenza per poter esercitare il ruolo di investigatore. Per quanto non esista un corso di laurea specifico in investigazione, sono però stati indetti dei corsi, all’interno di alcune facoltà, che mirano ad una prima preparazione teorica del mestiere, come “Scienze dell’investigazione”, presso l’Università dell’Aquila o “Benessere, sicurezza, sociologia della salute”, presso l’Università di Bologna, giusto per citarne un paio.
Come anticipato, è necessario possedere determinate caratteristiche personali per poter diventare investigatore, come essere una persona molto precisa, che rispetti gli orari e le scadenze, discreta e seria. È fondamentale anche essere persone predisposte a ragionare in modo analitico, con grande meticolosità, molto pazienti e soprattutto con una buona memoria. Quando pensiamo alla figura dell’investigatore, se ne abbiamo sentito parlare almeno una volta nella vita, non può non venirci in mente il famoso Sherlock Holmes, il personaggio dello scrittore Sir Artur Conan Doyle, autore di gialli che hanno fatto la storia della letteratura mondiale del XIX secolo. Probabilmente ricorderete il carattere bizzarro di Sherlock, investigatore per eccellenza, sempre affiancato dal suo inseparabile Watson. Sicuramente il motto di molti investigatori richiama proprio il personaggio di Conan Doyle, “Elementare, Watson”, frase che Sherlock ripeteva al suo compagno ogni qual volta risolvesse un caso di investigazione. L’investigatore può decidere se lavorare da solo o scegliere di avere un collaboratore, ma comunque, indipendentemente da quello che vorrà fare, deve rispondere a dei prerequisiti precisi, come l’essere maggiorenne, possedere la cittadinanza italiana e non aver subito nessun tipo di condanna. Prima di diventare investigatore è assolutamente necessario fare un periodo di prova, per iniziare a capire cosa vuol dire lavorare veramente sul campo. Sicuramente questo è un mestiere che affascina, che visto dall’esterno fa sognare e spesso si tende ad immaginare che essere un investigatore voglia dire “essere il Sherlock Holmes della situazione”, ma la realtà è ben diversa.
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