Diventare lobbista
Novembre 12, 2013Nel settore della comunicazione, declinato allo scenario delle relazioni istituzionali e dei rapporti internazionali, si distingue la figura del lobbista. Si tratta di un professionista che, in ragione delle conoscenze e delle competenze che possiede nei vari settori sociali, esercita le sue abilità comunicative negli affari pubblici, al fine di effettuare una pressione sui soggetti decisionali, sia pubblici che privati, trasmettendo il proprio punto di vista e gli interessi che possono influire sulle scelte importanti. Il lobbista è, dunque, un soggetto che ha l’obiettivo di esercitare pressione sugli organismi decisionali e sulle istituzioni determinanti a livello sociale, economico e politico. Questa definizione ha generato nell’opinione pubblica un’immagine negativa delle lobby, in quanto gruppi di pressione che agirebbero secondo modalità poco trasparenti per perseguire personali scopi o fini poco chiari. I lobbisti, tuttavia, rappresentano una categoria che si interpone tra i decisori e i destinatari delle decisioni al fine di rendere il processo di scelta più corretto e trasparente, portando alla ribalta i differenti punti di vista che meritano di essere tenuti in considerazione. Ma qual è il percorso da intraprendere per diventare lobbista?
Diventare lobbista richiede innanzitutto un grande interesse per lo scenario pubblico e sociale della propria nazione e dei suoi rapporti con gli altri paesi. Richiede altresì una grande responsabilità nel farsi portatori degli interessi di diverse categorie sociali, dei quali si diventa rappresentanti. Tale professione richiede altresì il possesso delle capacità comunicative e delle abilità retoriche. Tuttavia, per diventare lobbista non esiste uno specifico iter formativo istituzionalizzato, ma una serie di corsi che formano gli aspiranti appena laureati e usciti dall’università.
Per diventare lobbista, dunque, occorrerà innanzitutto conseguire la laurea presso una facoltà, come ad esempio Scienze Politiche, Economia o Giurisprudenza, che introducono maggiormente i giovani ai meccanismi e agli scenari in cui il lobbista si dovrà muovere. Al termine del percorso universitario l’aspirante lobbista dovrà specializzarsi nel campo della lobbying, iscrivendosi e frequentando un master, come ad esempio quello in comunicazione e relazioni internazionali, più precisamente in lobbying e affari pubblici. I corsi verteranno sul ruolo, le capacità e le competenze di questa figura e lo scenario politico, economico, sociale e istituzionale in cui dovrà espletarle. Tra le tematiche trattate emergono le peculiarità che deve possedere un professionista del settore, gli aspetti normativi che disciplinano la categoria e le strategie comunicative che il lobbista deve mettere in atto per far recepire il proprio punto di vista e gli interessi di cui è portatore. In occasione dei corsi, in cui solitamente intervengono gli esperti e i professionisti del settore, verrà altresì affrontato il dibattito sulla regolamentazione dell’attività della lobbying, questione già affrontata negli Stati Uniti, dove l’esercizio della professione è stato regolamentato e organizzato.
Se desideri conoscere ulteriori informazioni su come diventare lobbista e sui corsi da frequentare per diventare un professionista del settore, ti suggeriamo di compilare il form. Inserendo le tue principali referenze nei rispettivi campi, potrai procedere con l’invio della richiesta di informazioni in merito e ottenere, quanto prima, le risposte a tutte le tue domande.