Diventare operatore sociale
Novembre 15, 2013 Off Di diventare.netUn tempo, per diventare operatore sociale, bastava semplicemente presentarsi agli uffici comunali per essere assegnati a un’area di competenza, quale ad esempio l’aiuto ai disabili o agli anziani nello svolgimento delle attività quotidiane, l’assistenza ai tossicodipendenti o ai bambini. Non era necessario disporre di titoli di studio specifici e le città erano alla costante ricerca di persone da inserire in codesti ambiti, dal momento che erano in pochi coloro che desideravano intraprendere questa professione. Al giorno d’oggi, invece, occorre avere un titolo di studi specifico per diventare operatore sociale: la laurea triennale in Scienze dell’educazione è solitamente quella consigliata, con la possibilità di conseguire, successivamente, una specializzazione attinente lo specifico ambito di interesse (se minorile, della devianza, geriatria, tossicodipendenza), seguire dei corsi post-laurea o un master. Durante il percorso di studi gli allievi sono tenuti a svolgere un monte ore di tirocinio presso il settore di interesse, al fine di comprendere concretamente come operano i professionisti del settore e imparare tutte le dinamiche insite in codesta professione.
Qualora, fin dalla più tenera età, si ambisse a diventare operatore sociale, è possibile iscriversi, dopo la scuola media, agli Istituti professionali di scienze sociali presenti in tutta Italia, in modo da avere la possibilità di conseguire la qualifica di Operatore dei servizi sociali dopo i primi tre anni e, infine, quella di Tecnico dei servizi sociali dopo i cinque anni di studio. E’ vero che, mentre un tempo, tale qualifica consentiva di posizionarsi facilmente all’interno di codesto ambito, al giorno d’oggi è molto più difficile, vista anche l’esiguità di posti di lavoro e, pertanto, è consigliabile frequentare l’università in Scienze dell’educazione. Anche il corso di laurea in Educazione professionale che, attualmente, si trova sotto il macrocorso di Medicina e Chirurgia, consente di diventare operatore sociale, con la possibilità di operare (a differenza di coloro che conseguono la laurea in Scienze dell’educazione) anche presso gli ospedali.
Gli operatori sociali non devono essere confusi con gli operatori socio sanitari, i quali svolgono una funzione infermieristica all’interno delle case di cura, di riposo e gli ospedali, con la semplice differenza, rispetto agli infermieri, di non poter compiere misure invasive nei confronti dei pazienti. Gli operatori sociali sono coloro che non si occupano della parte sanitaria e di cura fisica del paziente ma solamente di quella ludica, ricreativa, di svago, effettuano le uscite, l’accoglienza, il controllo e la gestione degli assistiti. Non è raro che, coloro che conseguono il titolo di studi e desiderano diventare operatore sociale, trovino impiego nei centri ricreativi per i bambini, nelle case di cura ove sono presenti gli anziani, nei centri di accoglienza per i disabili o nei centri ove sono ricoverati coloro che stanno seguendo i programmi di riabilitazione per liberarsi dalla tossicodipendenza.
Se desiderate scoprire maggiori informazioni su questo mestiere e avere la possibilità di rivolgere le vostre domande a dei veri esperti del settore, non esitate a compilare il form che reperirete al termine di questo articolo. I nostri consulenti vi contatteranno per un colloquio informativo e vi aiuteranno ad affrontare il percorso per diventare operatore sociale!