Diventare writer
Novembre 18, 2013Il writing, anche noto come graffitismo, è un fenomeno sociale che nasce in America negli anni Sessanta, in particolare a Filadelfia sui treni, per poi diffondersi e svilupparsi a New York, esplodendo definitivamente negli anni Ottanta. Questa tendenza, che fonda le sue radici storiche negli anni Quaranta, durante i quali i soldati solevano disegnare sui muri lo scarabocchio di “Kilroy”, è ormai diffusa in tutto il globo in qualità di espressione culturale, artistica e sociale della creatività personale, attraverso manifestazioni pittoriche sul tessuto metropolitano. Disegni, loghi, tag e scritte colorate addobbano le aree urbane esprimendo, attraverso la creatività del writer, un pensiero, uno stile di vita, una protesta, un sentimento. Il dibattito sul fenomeno del writing, sempre in bilico tra chi lo considera un atto di vandalismo e chi, invece, ritiene che si tratti di una moderna forma artistica tanto da definirla “pittura murale” (da cui deriva il nome murales) e street art, è ancora aperto. Certo è che gli interventi di pittura urbana sono considerati illegali e, pertanto, chi li commette è perseguibile per legge. Tuttavia, molte amministrazioni comunali hanno stabilito delle zone, magari lontano dai centri storici, in cui i writer possano esprimersi liberamente e legalmente.
Diventare writer non significa, infatti, scrivere sui muri e imbrattare monumenti, anzi è proprio questo che distingue il graffitario dal vandalo. Solitamente desiderano diventare writer coloro che disegnano spesso e che, per passione e per studio, usano l’arte per esprimersi ricercando uno stile che sia in grado di trasmettere dei messaggi. Infatti, la scelta di diventare writer è solitamente legata alla ricerca di un’evoluzione personale, di un proprio stile di disegno riconoscibile dagli altri. Per farlo il writer si dota di bombolette spry, solitamente acquistate nei negozi di skate o nelle ferramenta, la cui scelta è commisurata ai colori del disegno che si intende realizzare su una superficie urbana. Ai writers, che sono solitamente gruppi di amici, è associato anche uno stile di espressione di sé, attraverso l’abbigliamento e la musica. Si pensi anche solo ai film che ritraggono questi artisti come indossatori di larghi indumenti e cappellini e come ascoltatori di musica hip hop, rap e underground.
Molti sono i ragazzi che si informano sul web su cosa di debba fare per diventare writer. Non bisogna in realtà fare molto. Chi desidera diventare writer ha la passione per il disegno come forma d’arte e lo coltiva per esprimere se stesso. Pertanto per diventare writer occorre saper disegnare bene, acquistare delle buone bombolette sulla base dei graffiti che si intendono realizzare e iniziare magari ad allenarsi sui pannelli o sulle pareti delle periferie abbandonate, in modo tale da sperimentare le sfumature e gli accostamenti di colore più difficili. Un consiglio è quello di muoversi in gruppo e di non rischiare disegnando nelle zone storiche, ma di agire in quelle dove vi è un tacito accordo con il Comune. Inoltre, per diventare writer occorre trovare un proprio tag o logo, da proporre per firmare i propri graffiti e renderli riconoscibili agli altri.
Diventare writer è una scelta artistica giovanile che per molti si è tradotta in età adulta in magnifiche manifestazioni nel campo della tipografia, dell’abbigliamento e del design. L’arte illegale è stata una prova, una spinta creativa per personalità che hanno saputo comunque trovare un posto nel mondo convenzionale, ma offrendo la loro visione moderna e innovativa. Per saperne di più sul fenomeno del writing, scarica il manuale in pdf!